Poco meno di un anno fa, si iniziò a parlare di Firefox OS, il sistema operativo mobile sviluppato dalla Mozilla Foundation.
Oltre allo stupore del sapere che Mozilla lavorava sul un OS per smartphone, maggiore fu lo stupore nel vedere che il progetto era già in uno stato avanzato.
Ora, a poche settimane dal lancio ufficiale di Firefox OS e dei primi smartphone dotati di questo sistema operativo, Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europe, ci spiega come e perché è nata l'idea di un sistema operativo mobile sviluppato da Mozilla.
Avevamo pensato al progetto Boot To Gecko nel 2011, con l'obiettivo di creare un sistema operativo a sé stante e completo per l'Open Web. Avevamo visto di cosa è capace la Rete aperta, che c'era una notevole lacuna in ambito mobile e che alcuni degli attori dominanti stanno di fatto limitando l'innovazione e la crescita nel Web mobile.
Con ciò che sono oggi FirefoxOS e il Firefox Marketplace volevamo stimolare la creazione di un ecosistema mobile realizzato interamente su tecnologie aperte - come HTML5, JavaScript e CSS - che avrebbe liberato le piattaforme mobili dalle regole e dalle restrizioni delle piattaforme proprietarie esistenti.
A oggi quattordici operatori importanti in tutto il pianeta si sono impegnati nel distribuire dispositivi Firefox OS: América Móvil, China Unicom, Deutsche Telekom, Etisalat, Hutchison Three Group, KDDI, MegaFon, Portugal Telecom Group, SingTel, Smart, Sprint, Telefónica, Telenor e VimpelCom. Il gruppo di operatori che supporta l'iniziativa Mozilla dimostra un interesse significativo nei confronti di una piattaforma mobile libera e totalmente adattabile.
Mozilla lavora insieme a partner e volontari su Firefox OS. Telefonica per esempio ha contribuito con parti rilevanti dell'interfaccia, e Deutsche Telekom ha recentemente presentato una demo di NFC (Near-Field Communication) per Boot to Gecko. Da parte di Mozilla, abbiamo circa 100 sviluppatori dedicati specificamente a Firefox OS, ma loro costruiscono su lavoro fatto da tanti altri su Gecko, la nostra piattaforma tecnologica condivisa.
Fonte: tomshw.it