La tecnologia della ricarica tramite wireless è relativamente giovane, anche se non proprio recentissima.
Tornata in voga negli ultimi tempi ha visto un rapido sviluppo che ne ha portato l'integrazione in alcuni degli ultimi smartphone apparsi in commercio ed in alcuni notebook ed ultrabook.
Questa tecnologia permette di ricaricare la batteria dei dispositivi mobile (ma anche delle auto elettriche) senza la necessità di collegarle tramite cavi agli appositi caricabatterie.
Vediamo come funziona questa tecnologia e quali sono i dispositivi che la supportano attualmente in commercio.
Come funziona la ricarica wireless
Il principio è quello alla base del comune trasformatore.
Alla base di tutto ci sono delle bobine, che altro non sono che spire fatte da tanti avvolgimenti ravvicinati e costituite da materiale elettroconduttore. Il passaggio di corrente elettrica dentro queste spire genera un campo magnetico.
Avvicinando a breve distanza un'altra bobina si crea quello che comunemente viene chiamato trasformatore elettrico che altro non fa che trasformare la tensione elettrica della prima bobina in una tensione inferiore nella seconda bobina per portarla nel range di ricarica ottimale per la batteria in questione.
Questo tipo di trasformatore si dice a induzione e quindi si parla anche di ricarica induttiva.
A quanto pare la tecnologia per la ricarica wireless orami è matura e pronta tanto che alcuni nuovi dispositivi sono già dotati di questa tecnologia come l'ultimo nato di casa Sampsung, il Galaxy S III.
È sufficiente avvicinare lo smartphone al caricatore per avere l'effetto di avvicinare le due bobine, questo genererà corrente indotta e quindi lo smartphone inizierà a ricaricarsi.
Lo stesso principio è applicabile anche alle automobili elettriche, che con appositi caricatori wireless potranno ricaricarsi senza dover collegare alcun cavo.
EDIT: Grazie a Giangi per la correzione.