Durante l'ultima Commissione Parlamentare per la sicurezza informatica (Homeland Security) alcuni dei relatori hanno parlato delle minacce informatiche provenienti da altri paesi, distinguendone origine e scopo finale.
L'attenzione maggiore è stata orientata verso le minacce provenienti da Cina, Russia, Iran e Corea del Nord.
Secondi i relatori le minacce provenienti da Cina e Russia sono motivate da interessi economici ed in genere orientate allo spionaggio industriale al fine di rubare informazioni su qualche prodotto.
Diversamente le minaccie informatiche provenienti da Iran e Corea del Sud sono di puro sabotaggio, puntando sopratutto ad infrastrutture critiche come reti elettriche, idriche e dei trasporti.
Chiara la dichiarazione di Ilan Berman, Vice Presidente del Consiglio di Politica Estera americana, a riguardo:
L'Iran è un nemico informatico qualitativamente diverso.
La Cina e la Russia sono entrambi focalizzati principalmente sul furto di dati e sullo spionaggio informatico.
L'Iran no. L'Iran vanta, ad oggi, poca capacità in termini di cyber-spionaggio.
Piuttosto, quello che l'Iran sta costruendo, è una capacità di condurre delle "cyber-rappresaglie" ed è motivato in gran parte intorno alle percezioni che gli iraniani hanno di essere in procinto di affrontare un imminente conflitto con l'Occidente dovuto alla convinzione che essi costruiscono e possiedono armi nucleari.
Quest'ultima Commissione Parlamentare aveva il fine ultimo di portare in Congresso una serie di dati ed idee per migliorare la sicurezza informatica sia nel pubblico che nel privato, senza però dover gravare economicamente sulle aziende o dover venire meno alle norme sulla privacy.
Fonte: Tomshw