L'Unione Europe firma l'ACTA - Per gli esperti "Un bavaglio al web e alla ricerca medica"

Manifesto Anti Acta

Stamane l'Unione Europea ha sottoscritto l'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), un accordo internazionale contro la contraffazione ed in difesa dei diritti intellettuali.

L'accordo, già sottoscritto da 40 paesi oggi ha trovato un nuovo alleato nell'UE. Con questo accordo si intende dare nuove armi ad ampio spettro per combattere non solo la contraffazione (di farmaci e vestiti) ma anche la pirateria di musica e film tramite il web.

Ma subito sono partite le proteste dei navigatori che vedono in questo atto solo uno strumento per imbavagliare l'informazione e la libertà di espressione che Internet rappresenta.

L'accordo non creerà nuovi diritti intelletuali ma servirà solo a rafforza i diritti già esistenti. Non si arriverà a un monitoraggio costante del traffico internet - dichiara il portavoce della Commissione

L'ACTA è una di quelle norme, di cui si parla molto in questo periodo, che hanno lo scopo di dichiarare guerra alla contraffazione dotando stati ed aziende di poteri sino ad ora inimmaginabili.

L'avvocato Fulvio Sarzana, tra i massimi esperti di internet, intervistato da Repubblica.it ha dichiarato

Acta introduce principi potenzialmente eversivi per la libera espressione in rete, tra i quali senz'altro vi è la possibilità di richiedere ai provider i dati di chi si ritiene stia infrangendo il copyright. In barba a qualsiasi regola di privacy, e, senza il controllo dell'autorità giurisdizionale.

In base ad Acta, le grandi aziende farmaceutiche potranno richiedere a chi sviluppa farmaci generici in grado di salvare vite umane, i nominativi di chi sta facendo ricerche su farmaci basati su brevetti e impedire le prosecuzioni delle ricerche.

Allo stesso modo, gli Stati potranno adottare qualsiasi strumento per impedire l'utilizzo di strumenti atti a eludere le misure di protezione sulla musica e i film quindi ad esempio, su richiesta dei titolari dei diritti, Apple potrebbe essere costretta a disattivare tutti i propri servizi iTunes basati su mp3, perché questi sono potenzialmente idonei a eludere i sistemi di protezione dei brani.

Nel frattempo in sul web si stanno diffondendo sempre maggiori voci di azioni di protesta, anche eclatanti, contro l'accordo ACTA.
Tra i tanti tweet sull'argomento, girano anche voci di un attacco a Facebook eseguito dagli hacktivisti di Anonymous. Infatti queste ore su Facebook si sono verificati disservizi a macchia di leopardo, ma non si è ancora riuscito a capire se si tratti effettivamente di un attacco hacker oppure di semplici interventi di manutenzione, anche perchè ai tweet che rivendicano gli attacchi da parte di Anonymous ve ne sono altrettanti riconducibili sempre ad Anonymous che invece negano il coinvolgimento.

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